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Malagrotta, aperta inchiesta sull’incendio. Restrizioni allentate, i rifiuti verso Castelforte

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Domani il sopralluogo della Commissione Ecomafie, ma anche un sit-in di protesta dei cittadini del Comitato Valle Galeria Libera.

Malagrotta, aperta un’inchiesta sull’incendio al Tmb 1 divampato nel primo pomeriggio della vigilia di Natale. Intanto, vengono allentate le restrizioni e si cerca una soluzione alternativa per il conferimento dei rifiuti di Roma. Domani, 28 dicembre, ci sarà un sopralluogo della Commissione parlamentare Ecomafie ma anche un sit-in dei cittadini.

Incendio a Malagrotta, aperta un’inchiesta

Il sospetto è che l’incendio divampato nel Tmb 1 di Malagrotta sia di origine dolosa. Ed è anche per questo che la Magistratura vuole vederci chiaro: la Procura di Roma ha aperto un’inchiesta contro ignoti per incendio doloso, affidando le indagini al commissariato Monteverde e alla Polizia scientifica. Nelle ultime ore, oltre al sequestro dell’impianto, sono state acquisite le immagini delle telecamere interne ed esterne. Si cercherà di ricostruire quanto accaduto all’interno dell’impianto anche prima del 24 dicembre: si sospetta infatti che l’inizio del rogo sia avvenuto diverse ore prima che diventasse così evidente.

I nodi delle indagini

Le indagini serviranno anche a chiarire se il sistema antincendio abbia funzionato correttamente. Appare infatti strano che i dispositivi di rilevamento di fumi e calore ‘anomali’, come gli sprinkler e le pareti tagliafuoco che dividono i vari cassoni, non abbiano funzionato. E va anche accertato se ci fosse acqua nell’impianto antincendio, quanti operatori fossero in servizio e come il fuoco si sia propagato nei cassoni. Un’indagine molto complessa, che richiederà enormi sforzi e parecchio tempo.

I precedenti

Roma, da anni, è alle prese con criticità strutturali sul fronte della raccolta e dello smaltimento dei rifiuti. A questi problemi, si aggiungono proprio gli incendi sospetti all’interno degli impianti di trattamento meccanico-biologico. Ben quattro gli episodi negli ultimi cinque anni: il 10 dicembre 2018 al Tmb Salario, il 24 marzo 2019 a Rocca Cencia, il 15 giugno 2022 al Tmb 2 di Malagrotta e quello di domenica scorsa al Tmb 1. Troppi casi in poco tempo, tutti accomunati da roghi sospetti che poi hanno portato alla chiusura, parziale o totale, degli impianti.

L’emergenza rifiuti

Ama ha assicurato che l’incendio a Malagrotta non avrà ripercussioni sulla raccolta dei rifiuti. Ma in un periodo complesso e delicato come quello di Natale, in città ci sono già cumuli di immondizia di vario genere accatastati anche fuori dai cassonetti. Il Tmb 1 di Malagrotta consentiva di trattare 650 tonnellate al giorno di rifiuti indifferenziati ed ora è necessario trovare una soluzione per non finire di nuovo in emergenza.
Due le possibili soluzioni. Da un lato, Ama sta cercando di estendere alcuni accordi con i fornitori per redistribuire al meglio le quantità di rifiuti trattate fino a quando non sarà pronto il termovalorizzatore (previsto per la fine del 2026). Dall’altro, il Campidoglio ha già chiesto aiuto a governo e Regione Lazio. Fabrizio Ghera, assessore regionale ai Rifiuti, ha fatto sapere di aver già chiesto disponibilità all’impianto di Castelforte (Latina), ma di essere in contatto anche con altri gestori di impianti per soluzioni alternative e temporanee, in modo da rispondere all’emergenza.

Allentate le restrizioni

Intanto, le restrizioni nell’area intorno a Malagrotta sono state allentate. I divieti introdotti dall’ordinanza firmata dal sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, restano parzialmente in vigore ma con un raggio ridotto da sei a tre chilometri. La coltivazione e il consumo di prodotti agroalimentari, così come il pascolo e il razzolamento di animali, restano vietati. Consentite, invece, le attività sportive all’aperto, mentre è stata rimossa la raccomandazione di tenere chiuse le finestre. In attesa dei nuovi dati sulla qualità dell’aria, nelle prossime ore e nei prossimi giorni si attendono nuove disposizioni.

Proteste dei cittadini

Domani, 28 dicembre, è previsto un sopralluogo della Commissione parlamentare Ecomafie. Ma ci sarà anche un sit-in di protesta dei cittadini, indetto dal Comitato Valle Galeria Libera: “Ci saremo per dire basta a impianti nella Valle Galeria, basta ad altri disastri ambientali e per pretendere l’avvio della riqualificazione del territorio“. Appuntamento alle ore 10 davanti all’entrata dell’impianto di Malagrotta, in via del Casale Lumbroso 495.

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