Amianto, giornata mondiale in ricordo delle vittime. Tutti i numeri dell’Osservatorio Nazionale

Amianto, giornata mondiale in ricordo delle vittime. Tutti i numeri dell’Osservatorio Nazionale

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Oggi è la giornata mondiale in ricordo delle vittime dell’amianto: in Italia sono 7mila le morti, con il Lazio che è tra le regioni più colpite con 500 decessi nel 2024

Oggi è la giornata mondiale delle vittime dell’amianto e la strage continua. A dirlo è l’ONA, l’Osservatorio Nazionale Amianto che denuncia più di 200.000 mila decessi nel mondo, 7000 mila solo in Italia nell’ultimo anno.

Numeri preoccupanti

Ezio Bonanni, Presidente Osservatorio Nazionale Amianto, evidenzia che “Sono numeri che non appartengono al passato. Sono volti, storie, famiglie spezzate oggi. Molti non sapevano, altri sono stati ignorati. Troppi sono stati sacrificati nel nome del profitto. Non è più ammissibile che ci governi la lobby dei produttori del minerale killer e che le bonifiche vadano a rilento, nonostante la chiara presa d’atto di tutte le Istituzioni”.

Messa al bando dell’amianto

L’Italia ha messo al bando l’amianto nel 1992, ma l’amianto non ha ancora messo al bando l’Italia. Questa giornata nazionale non è solo memoria. È un grido, un richiamo alla responsabilità, alla bonifica, alla giustizia per le vittime e alla tutela di chi oggi vive, lavora, studia in luoghi contaminati. Nel ricordo vivo di tutte le vittime dell’amianto, la Regione Lazio si dimostra fortemente impegnata con azioni concrete di bonifica, prevenzione e sensibilizzazione, a trasformare il dolore del passato in responsabilità e tutela per il futuro” aggiunge Bonanni.

La situazione nel Lazio

Nel Lazio sono stati più di 500 decessi nel 2024, di cui circa 100 per mesotelioma, 200 per tumore del polmone e il restante numero per altre patologie asbesto correlate. È tra le regioni italiane maggiormente colpite dalla presenza di amianto, per questo la Regione ha scelto di agire con mettendo in campo un piano articolato di prevenzione, bonifica e sensibilizzazione, con l’obiettivo di proteggere la salute dei cittadini e costruire un futuro più sicuro. Tra le azioni principali c’è l’attuazione del Piano Regionale Amianto che guida gli interventi di mappatura, rimozione e smaltimento in linea con le normative nazionali ed europee.

Dati di incidenza del mesotelioma in Italia nel 2024

I dati del 2024 mostrano 2000 casi di mesotelioma, con un indice di mortalità del 93% a 5 anni. 4000 casi di tumore al polmone, con indice di mortalità dell’88% a 5 anni. Infine 600 casi di asbestosi, con un indice di mortalità. Del 25% a 5 anni e 10mila casi di altre malattie correlate, comprese placche pleuriche, ispessimenti pleurici, stato fibrotico/infiammatorio polmonare e/o pleurico.

Ritardo nelle bonifiche

L’emergenza inquinamento in Italia, anche tenuto conto degli altri agenti patogeni e cancerogeni, è drammatica, con un preoccupante ritardo delle bonifiche: più di 40 milioni di tonnellate di amianto e materiali contenenti amianto, assenza di una mappatura completa, mancata attuazione per larga parte della legge del 1992. Se da una parte sono stati censiti ufficialmente in Italia circa 100.000 mila siti, dalle stime dell’ONA, invece, ci sono circa 1 milione di siti e micro siti e ci sono ancora 58 milioni di metri quadrati di coperture in cemento-amianto.

Allarme per la scuola

L’ONA continua a ricevere segnalazioni per le scuole , perfino asili nido, scuole materne ed elementari. Nel passato è stato usato DAS con amianto e questo ha esposto ancor di più il personale scolastico. Sono arrivate le segnalazioni di quattro casi di mesotelioma nel personale docente solo in queste ultime settimane e per di più altri casi di segnalazioni di tecnici e professori di educazione tecnica e similari per l’uso del minerale all’interno degli strumenti dei laboratori, soprattutto nelle scuole di avviamento professionale.

Emergenza negli ospedali

L’Osservatorio ha ricevuto segnalazioni in più di 250 ospedali, una stima parziale poiché la mappatura è ancora in corso. Ma anche la nostra rete idrica rivela presenza di amianto per ben 300.000 km di tubature, sempre secondo le stime dell’ONA, inclusi gli allacciamenti, con presenza di materiale contenenti amianto rispetto ai 500.000 totali.

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