Abruzzo, due orsi muoiono annegati. Gli animalisti: "Vergognoso"

Abruzzo, due orsi muoiono annegati. Gli animalisti: “Assurdo”

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A Scanno, in provincia de L’Aquila, in Abruzzo, due orsi bruni marsicani sono stati trovati morti in un lago artificiale. WWF Italia: “Chi avrebbe dovuto vigilare?”.

Tragedia a Scanno, in provincia de L’Aquila, in Abruzzo. Due orsi bruni marsicani sono stati trovati morti in un lago a 1.600 metri di altitudine vicino alla stazione sciistica abbandonata di Colle Rotondo. A segnalare la presenza dei plantigradi nell’invaso utilizzato per l’innevamento artificiale è stato lo zoologo Paolo Forconi dopo avere pubblicato una foto sui social.


Secondo la prima ricostruzione, gli animali – di almeno un anno di età e di sesso maschile – sono morti annegati. Inutili i loro tentativi di uscita dal bacino dalle pareti scivolose. Dopo essere intervenuto in pochi minuti, lo staff del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise ha recuperato i resti dei mammiferi trasferiti all’Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell’Abruzzo e del Molise “Giuseppe Caporale”. Qui, attraverso esami necroscopici e tossicologici, gli scienziati ne chiariranno la causa del decesso.

Già nel 2021, Salviamo l’Orso aveva messo in sicurezza l’invaso utilizzato per l’innevamento artificiale, attraverso l’installazione di quattro griglie metalliche. Le abbondanti nevicate dell’inverno, però, avevano distrutto le grate poggiate sulle sponde del bacino. Non a caso Salviamo l’Orso e Rewilding Apennines, in collaborazione con il Comune di Scanno e con il Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise, stavano predisponendo ulteriori lavori per garantire l’affidabilità della struttura. I plantigradi, però, dopo avere superato le quattro griglie metalliche, sarebbero scivolati in acqua. La Procura della Repubblica presso il Tribunale di Sulmona ha aperto un’inchiesta.

 

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Orsi morti in Abruzzo, PNLM: “Dolore profondo, ma mille domande”

Difficile testimoniare lo stato d’animo di ognuno di noi per la terribile perdita. Non si tratta di dispiacere, ma di dolore profondo scatenante mille domande. Ancora una volta l’evento nefasto ci ricorda complessità e delicatezza della sfida della conservazione, di cui ci facciamo carico, lavorando all’interno di un quadro normativo pronto a darci la responsabilità della tutela senza offrirci, però, i mezzi giuridici adeguati ad affrontare ogni situazione. (…) Essendo l’orso bruno marsicano una specie animale a rischio di estinzione, ciò dovrebbe generare in ogni istituzione coinvolta un senso di forte priorità sulle azioni da fare e sulle risorse da investire. A oggi, purtroppo, ciò non è scontato“, ha commentato il Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise.

Orsi morti in Abruzzo, WWF Italia: “Vergognoso”

Assurdo perdere, in questo modo, altri due orsi bruni marsicani appartenenti a una specie animale unica e a rischio critico di estinzione. Vergognoso, inoltre, che dopo i due tragici episodi del 2010 e del 2018, con due esemplari femmine e con tre cuccioli morti in una vasca per la raccolta dell’acqua in località “Le Fossette” tra Balsorano e Villavallelonga, sempre in provincia de L’Aquila, in Abruzzo, vi siano ancora strutture abbandonate pronte a trasformarsi in vere e proprie trappole fatali per gli animali. Soltanto negli ultimi 15 anni ben 7 gli orsi bruni marsicani annegati in edifici colpevolmente non in sicurezza. Numeri inaccettabili. Salvare l’orso bruno marsicano dall’estinzione dovrebbe essere un impegno primario per tutta la comunità regionale e nazionale. Come sempre attenderemo che la magistratura svolga le indagini per capire eventuali responsabilità. Non ci si può non chiedere, però, come sia possibile che simili invasi prima siano realizzati e poi siano abbandonati senza che nessuno se ne curi“, ha commentato il WWF Italia.

 

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