Il sisma, avvertito in tutta la provincia di Napoli e non solo, ha innescato uno sciame sismico di una certa entità. Verifiche alle infrastrutture, pubbliche e private, ancora in corso in tutta la Città Metropolitana partenopea.
Tanta paura tra la popolazione, ma danni fortunatamente lievi, dopo la scossa di terremoto di magnitudo 4.4 che ha interessato i Campi Flegrei. La scossa, con epicentro nei pressi di Pozzuoli e ipocentro a meno di tre chilometri di profondità, è avvenuta alle 12.08 di martedì 13 maggio ed è stata seguita da diverse repliche, di cui almeno tre di una certa intensità (magnitudo 3.5 alle 12.22, M 3.3 alle 14.58 e M 2.7 alle 15.01).
Prosegue quindi l’attività bradisismica nell’area dei Campi Flegrei, con un ritorno al panico tra i tanti residenti della zona. Diverse le evacuazioni di edifici pubblici e privati in tutta la provincia di Napoli, e nelle aree più vicine all’epicentro sono stati rilevati anche dei danni, come testimoniano alcuni video girati all’interno della residenza universitaria di Pozzuoli.
In tutta la provincia di Napoli, nelle prime ore successive alla scossa principale, la circolazione ferroviaria è stata sospesa per consentire le verifiche tecniche all’infrastruttura. Centinaia, invece, gli interventi dei vigili del fuoco impegnati nelle verifiche di stabilità, in particolare a Pozzuoli e nei Comuni limitrofi dei Campi Flegrei.
La forte scossa è stata il preludio ad uno sciame sismico che è andato avanti nelle ore successive. I sopralluoghi e le verifiche tecniche nelle scuole in tutta la Città Metropolitana di Napoli finora non hanno rilevato danni, ma andranno avanti, probabilmente, anche nelle prossime ore. E intanto, a Pozzuoli, il sisma di magnitudo 4.4 ha causato il crollo di una casa, fortunatamente disabitata, e il cedimento parziale di un costone.