Grano, in Umbria produzione in crescita, ma prezzi in discesa

Grano, in Umbria produzione in crescita, ma prezzi in discesa

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In Umbria la produzione di grano duro (+25%) e tenero nel 2025 è in crescita e di qualità, ma i prezzi scendono radicalmente e si annunciano nuove flessioni. Per il duro, i listini sono in calo del 28% rispetto al 2023, il tenero tiene sul confronto annuo, ma è destinato a scendere e sul 2023 perde già quasi il 7%

In Umbria, nel 2025 la campagna cerealicola è in chiaroscuro.

Da un lato la produzione cresce in maniera significativa, sia per il frumento duro che per quello tenero, con raccolti abbondanti e qualità giudicata molto buona.

Dall’altro, i prezzi scendono ed il mercato schiaccia i produttori, soprattutto sul grano duro, dove i listini mostrano un arretramento verticale rispetto al 2023 e dove in questi giorni sono attese ulteriori riduzioni.

I dati della Camera di commercio dell’Umbria ci dicono che la produzione di grano duro ha toccato quest’anno le 100mila tonnellate, pari al +25% rispetto al 2024 collocando la regione al 2,3% del totale nazionale.

Per il grano tenero si registra un incremento meno marcato, ma comunque significativo.

Grano, in Umbria produzione in crescita, ma prezzi in discesa, infografica prezzi e produzione grano

Il presidente della Borsa Merci, organo dell’Ente camerale umbro, Giuseppe Diano ha sottolineato come la situazione per i produttori e gli intermediari, sia davvero difficile visto che, da qualche settimana, la tendenza del prezzo medio è in continuo calo.

Il contesto internazionale aggrava ulteriormente il quadro.

Il membro della Borsa Merci, Cesare Manganelli ha ricordato che sono in arrivo in Italia le produzioni di Paesi come Canada e Francia, che quest’anno hanno avuto raccolti particolarmente grandi, a prezzi bassi.

“Inoltre -ha aggiunto Manganelli si tenga presente che la produzione è stata eccezionale in Russia, con il quarto miglior raccolto di tutti i tempi, permettendo tra l’altro alla Russia di quasi monopolizzare, anche per regioni geopolitiche, le esportazioni nei Paesi africani, chiudendo in quel continente gli spazi per la produzione di altri Stati”.

Listini

Nella prima settimana di settembre 2025 il prezzo medio del duro di migliore qualità si attesta a 264 euro a tonnellata.
Rispetto al 2024 la contrazione è del -4,9%, ma il confronto con il 2023 è drastico: -28,2%.

Grano, in Umbria produzione in crescita, ma prezzi in discesa, infografica grano in Umbria

Il grano tenero di migliore qualità regge solo nel confronto tra 2025 e 2024, con un prezzo medio di 213 euro a tonnellata, contro i 202 euro dello scorso anno (+5,4%). Ma guardando al 2023, anche qui si nota un arretramento del -6,8%.

E nei prossimi giorni sono attese nuove riduzioni perchè le pressioni del mercato internazionale e le difficoltà degli intermediari spingono verso ulteriori correzioni.

A livello nazionale

A livello nazionale, la produzione di grano duro è stata di 4,365 milioni di tonnellate, il +24,7% in più rispetto al 2024.

In Sicilia l’incremento è stato addirittura del +110,5%.

L’Umbria, con +25%, si colloca sopra le altre regioni del Centro Italia.

Per il grano tenero, il raccolto nazionale è cresciuto di circa il 5%, attestandosi poco sopra i 2,7 milioni di tonnellate.

Numeri buoni, ma che restano comunque insufficienti a coprire un fabbisogno interno superiore agli 8 milioni di tonnellate, di cui 6,5 sono destinati all’industria molitoria.

Grazie ad un andamento climatico più favorevole, la qualità è stata giudicata soddisfacente dal punto di vista merceologico, tecnologico e igienico-sanitario.

“La fotografia che emerge ha concluso la nota della camera di Commercio dell’Umbriaè quella di un comparto umbro produttivo e competitivo nella qualità, ma penalizzato da dinamiche di prezzo che rischiano di compromettere la redditività delle aziende agricole. Se l‘Umbria ha dimostrato di saper garantire quantità e qualità superiori alla media, la sfida sarà riuscire a trasformare questi risultati in reddito stabile per chi lavora nei campi”.

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