jj4 orsa trasferita germania

Trentino, l’orsa JJ4 trasferita in Germania

Tabella dei Contenuti

La Provincia autonoma di Trento esulta per il nuovo trasferimento, mentre animalisti e politici, come la LAV e Michela Vittoria Brambilla, commentano con amarezza. Al Casteller ora rimane detenuto solo l’orso M49.

L’orsa JJ4, responsabile di aver ucciso Andrea Papi nell’aprile 2023 mentre il 26enne di Caldes (Trento) stava correndo in un bosco della Val di Sole, è stata trasferita in Germania dal Centro faunistico del Casteller, dove si trovava rinchiusa da circa due anni. Lo ha annunciato l’ufficio stampa della Provincia autonoma di Trento: l’orsa sarà accolta nel Parco alternativo per orsi e lupi di Worbis (Turingia), in piena Foresta Nera, dopo che la Fondazione che gestisce il parco ha deciso di assumersi tutti gli oneri tecnici ed economici del trasferimento.

La cattura di JJ4 era arrivata dopo la morte di Andrea Papi ed era stata seguita da una serie di ordini di abbattimento, proteste degli animalisti contro la Giunta guidata da Maurizio Fugatti e ricorsi alla giustizia amministrativa (Tar e Consiglio di Stato). Ma anche tentativi di trasferimento in Romania e nuove proteste contro la detenzione dell’orsa nel Centro del Casteller. Episodi problematici di convivenza con JJ4, tuttavia, risalivano a diverso tempo addietro. Già il 22 giugno 2020, l’orsa aveva aggredito Fabio Misseroni e il figlio Christian sul Monte Peller, e in seguito all’episodio, il 29 luglio successivo, era stata catturata e gli era stato applicato un radiocollare. L’ultima cucciolata accertata dell’orsa risale alla fine del 2021, poi la tragedia della morte di Andrea Papi il 5 aprile 2023 (la prima uccisione di un uomo da parte di un orso in Trentino dalla reintroduzione dei plantigradi provenienti dalla Slovenia nel 1999).

JJ4 andrà a stare nello stesso Parco tedesco in cui vivono da diverso tempo altri due orsi problematici rimossi in Trentino: Jurka e DJ3. Con la partenza dell’orsa, al Casteller ora rimane un solo plantigrado problematico che era stato catturato: M49, da tempo detenuto nel Centro e che, nel luglio del 2020, era riuscito anche a fuggire dalla cattività per poi essere nuovamente catturato. L’ufficio stampa della Provincia di Trento riporta anche le parole di soddisfazione di Roberto Failoni. “Oggi si concretizza la volontà, espressa da tempo, di trasferire l’orsa JJ4 in Germania” – ha spiegato l’assessore trentino alle Foreste, con delega ai grandi carnivori – “L’obiettivo è riportare il Casteller alla sua funzione originaria, dedicata agli animali feriti o in difficoltà, e non alla captivazione permanente di esemplari problematici“.

La notizia ha scatenato nuove polemiche e proteste, da parte del mondo animalista così come quello politico. “Siamo felici che JJ4 si trovi ora in una struttura più adeguata, anche se nessun recinto, per quanto ampio, potrà mai assomigliare alla vita in libertà. La nostra lotta per i diritti degli orsi trentini non si ferma, ora serve una sistemazione più adeguata anche per M49, perché il Casteller è praticamente un’area di sgambamento per cani” – il punto di Massimo Vitturi, responsabile animali selvatici della Lega Anti Vivisezione (Lav) – “JJ4 è il simbolo della totale incapacità della politica trentina e dell’inadeguatezza dei suoi rappresentanti che in oltre vent’anni non si sono curati di favorire la convivenza pacifica tra orsi e cittadini. Già a maggio 2021 avevamo proposto all’assessora Zanotelli un progetto educativo e informativo per i cttadini sui comportamenti da adottare per prevenire e gestire un incontro con un orso, ma la Provincia aveva chiuso la porta in faccia alla nostra associazione“.

Molto dura anche la reazione della deputata Michela Vittoria Brambilla. “Ancora una volta, quatta quatta, la Provincia di Trento fa tutto da sé, senza ascoltare nessuno e badando solo ai propri interessi politico-amministrativi. Mi auguro che l’anziana orsa JJ4 possa trascorrere il tempo che le resta meglio che nel ‘carcere’ del Casteller. Noi avevamo proposto una soluzione in Romania, ma Fugatti e company volevano solo sbarazzarsi di una pietra dello scandalo, che aveva anche generato un pericoloso contenzioso davanti alla Corte europea di giustizia, nel più breve tempo possibile e senza coinvolgere gli odiati animalisti” – ha spiegato la presidente dell’Intergruppo parlamentare per i Diritti degli Animali e la Tutela dell’Ambiente e della Lega italiana per la Difesa degli Animali e dell’Ambiente – “Ora resta da ‘piazzare’ M49, il metodo sarà lo stesso: confronto e trasparenza zero, quando la Provincia dovrebbe darci almeno la possibilità di trasferire nel santuario romeno quest’orso che da anni vive solo e ingiustamente rinchiuso. Ad una ragionevole e rispettosa gestione degli orsi in Trentino, la deportazione di JJ4 non dà alcun contributo. Il problema è serio, gli amministratori inadeguati“.

Pubblicità
Articoli Correlati