Il direttore d’orchestra, da poco uscita con un disco ‘Mi pasion’ dedicato al tango, sta preparando un tour nei principali teatri italiani
Con le telecamere di Teleambiente siamo andati in Abruzzo, a Pineto, in provincia di Teramo, siamo entrati nel ‘tempio’ della musica della compositrice e direttrice d’orchestra, Sylvia Pagni.
Nello studio di Sylvia Pagni si respira arte e musica a 360°, tra gli strumenti più prestigiosi, il nostro sguardo va verso un pianoforte a coda del 1895.
“È un pianoforte che ho voluto fortemente, con tutta la mia passione per questo strumento – ha ricordato Sylvia Pagni a Teleambiente – è arrivato direttamente dagli Stati Uniti tramite una grande ditta di pianoforti. Sono felicissima di averlo qui dove praticamente vivo”.
“Nel mio studio – ha detto sorridendo la Pagni – c’è la mia vita. Ci sono strumenti come batteria, contrabbasso, chitarra, basso. È il mio parco giochi per il momento. Sto dalla mattina alla notte qui dentro”.
Il percorso artistico
“Ho studiato – ha aggiunto la Pagni – però con la musica non si arriva mai, quindi sono una semplice musicista che ha studiato pianoforte e direzione d’orchestra, poi mi sono innamorata di uno strumento pazzesco che è la fisarmonica e allora mi diverto con loro”.
Direttore d’orchestra affermato con tante partecipazioni televisive, Sylvia Pagni, da poco, nel febbraio 2023, è uscita con un nuovo disco intitolato Mi Pasion.
Un album con 14 tracce che ha portato la Pagni a suonare un genere particolare, che fino ad allora, non aveva mai toccato, il tango.
“Il titolo – ha raccontato l’artista – mi è venuto istantaneo, perché dopo l’incontro che ho avuto con sua Santità Papà Francesco, mi è arrivata questa passione.
All’interno ci sono due brani bellissimi: Oblivion e Libertango, e tutti gli altri sono miei. Non è solo il tango argentino, perché in ogni brano c’è sempre un tocco jazz o classico, questi generi non li posso abbandonare”.
Il disco e lo show in teatro
“La presentazione del disco – ha proseguito Sylvia Pagni sempre ai microfoni di Teleambiente – è stata fatta in tv, su Canale 5, con Federica Panicucci e la primissima al teatro Ghione di Roma. Lo spettacolo è veramente bello, perché ad oggi, la parte visiva è il 70%. Noi sul palco siamo 21 elementi.Tangueros, attori, abbiamo sezioni di archi, un violinista solista e poi ci sono io con la fisarmonica”.
“Passiamo – ha spiegato in conclusione Sylvia Pagni – dal tango di Carlos Gardel, come genere, al tango di oggi con il gotan tango, che è sicuramente più frizzante. Una carrellata sul tango, con tutte le sue evoluzioni”.
Sylvia Pagni partirà poi per un tour in tanti teatri italiani.