All’ auditorium della scuola secondaria di primo grado Luigi Valli di Narni Scalo (Tr) è stato presentato ‘Futuro’, il film/cortometraggio della prima E dello stesso istituto. L’attore protagonista è Giovanni, l’undicenne narnese che dalla nascita combatte contro la Sma. Il piccolo video racconta “portando il cielo in basso, facendo in modo che sia il cielo ad avvicinarsi a noi”, l’inclusione e lo spiccato senso di comunità della cittadina di Narni, che da anni si sta stringendo intorno a questo suo figlio, meno fortunato degli altri.
Gli studenti della prima E della scuola media Luigi Valli di Narni Scalo (Tr) sono stati gli attori di un breve film che testimonia quanto una comunità possa essere fattivamente inclusiva.
Si intitola ‘Futuro’, ed è stato voluto fortemente dalla dirigente scolastica, Sandra Catozzi, e coordinato dalle insegnanti Romina Cascioli e Sara De Sanctis, della scuola secondaria di primo grado dell’istituto comprensivo di Narni Scalo, per celebrare le iniziative virtuose che la comunità narnese è stata in grado di pensare e mettere in atto per Giovanni, uno degli alunni della prima E.
Giovanni, che è stato anche il protagonista del corto, è un bambino affetto da Sma (atrofia muscolare spinale), malattia neuromuscolare genetica rara che porta alla perdita progressiva dei motoneuroni con sede nel midollo spinale.
Alla presentazione, oltre ai genitori dei piccoli attori ed alla mamma di Giovanni, Ilaria Ubaldi, erano presenti anche il sindaco di Narni, Lorenzo Lucarelli ed alcuni membri della giunta e del consiglio.
Il progetto si fa carico di una doppia finalità.
Da un lato raccontare l’importanza del tessuto sociale nella costruzione di un ambiente favorevole per la crescita e il benessere di tutti, dall’altra parte, dare coraggio e speranza alle famiglie con bambini affetti da questa patologia che oggi, grazie alla medicina, è possibile gestire.
Il breve ‘film’ è stato scritto e diretto da Pietro Ciavattini, con la collaborazione di Amedeo Carlo Capitanelli e la supervisione dello sceneggiatore e regista Andrea Jublin.
Ciavattini e Capitanelli hanno illustrato il progetto ai microfoni di Teleambiente.
“Questo è stato forse il nostro lavoro più difficile – ha confidato il regista Pietro Ciavattini – perché per la prima volta ci siamo trovati a raccontare un tema difficile, quello della Sma, che volevamo raccontare, ma con un linguaggio diverso e forse con una possibilità espressiva e narrativa, che solo le immagini che si muovono ti permettono di avere”.
“Abbiamo deciso di raccontarlo con una visione – ha spiegato Ciavattini a Teleambiente – in fondo è possibile arrivare dappertutto solo se si fanno le cose insieme. Quindi ci siamo detti: se non è possibile volare e quindi portare la terra in alto, possiamo portare il cielo in basso, quindi fare in modo che sia il cielo ad avvicinarsi a noi, e da qui nasce l’idea di ‘Futuro’”.
Alle parole di Ciavattini sono seguite quelle dell’aiuto regista, Amedeo Carlo Capitanelli
“Abbiamo collaborato insieme in questa cosa. L’idea – ha sottolineato Capitanelli – è stata un po’ difficile perché trattare un tema del genere con delicatezza e trovare una leggerezza, dentro queste tematiche, non è sempre semplice, però la chiave è che dobbiamo sempre divertirci, anche se si affrontano tematiche complesse e difficili”.
“L’altro punto – ha aggiunto Amedeo Carlo Capitanelli, sempre a Teleambiente – era cercare di far provare un’esperienza al gruppo e a Giovanni, e penso che alla fine qualcosa di buono sia accaduto, e questo si vede anche dal video”.
Le finalità
“L’obiettivo – ha detto in conclusione Pietro Ciavattini – è quello di mettere il video a disposizione delle associazioni di famiglie con bambini Sma e perché, non pensare in grande? Quindi immaginarlo anche su scala nazionale, con la stessa finalità che è chiaramente quella informativa, ma anche dare coraggio alle famiglie con bambini Sma”.
Per questo breve film il tessuto sociale narnese ha svolto un ruolo chiave.
Il tutto, infatti, è stato realizzato grazie alla disponibilità e alla collaborazione di Mauro Pulcinella, che ha curato la scenografia, Mariacristina Angeli, dell’associazione culturale MinervaArte, che ha curato l’organizzazione generale, alcune aziende del territorio per le forniture scenografiche, e Savio Licata, Gianni Carnevali, Fabio Maiolatesi e Attilio Del Pico per gli allestimenti.
Una bella pagina di solidarietà, di speranza e di vita.