ponte sullo stretto inchiesta report

Ponte sullo Stretto, l’inchiesta di Report sul (presunto) risparmio di CO2

Tabella dei Contenuti

Nel mirino della trasmissione di Rai 3 anche le dichiarazioni contraddittorie dei dirigenti della società Stretto di Messina sul progetto. 

Report, in onda questa sera dalle 20.55 su Rai 3, torna a parlare del progetto del Ponte sullo Stretto di Messina. Un’opera faraonica che Matteo Salvini vuole a tutti i costi: il leader della Lega e ministro dei Trasporti, in Parlamento, ha citato “studi universitari che dimostrano che il ponte consentirà di risparmiare 140mila tonnellate di emissioni di CO2“.

 

In realtà, secondo studi indipendenti, la riduzione di emissioni di CO2 sarebbe nettamente inferiore. Lo studio citato da Salvini è stato realizzato da Giovanni Mollica, ingegnere in pensione, in passato consulente di Eurolink, il consorzio che deve costruire il ponte. Nello stesso studio, che considera l’ipotesi dell’addio totale ai traghetti una volta costruito il ponte, lo stesso Mollica scrive che “le presenti note non hanno la pretesa della scientificità“.

Sì, diciamo che in passato ho fatto attività di lobbying, potete chiamarla così, non mi offendo“, ammette l’ingegner Mollica. Che però, in occasione di un convegno a Firenze sul ponte di cui era moderatore, non ha preso bene la presenza degli inviati di Report: “Poveracci e pennivendoli, mi avete fatto una carognata“.

 

Il caso del Ponte sullo Stretto, di cui Report parlerà questa sera, si ricollega anche a quello dei rapporti tra Inver e Anas, anch’esso in onda oggi. La trasmissione di Rai 3 racconta di O.M., già responsabile delle risorse umane di Anas International e poi nominato con lo stesso ruolo nella società Stretto di Messina (concessionaria del ponte), che si sarebbe rivolto ad Inver. I dirigenti di Anas, spiega Report, avrebbero fornito informazioni riservate sulle gara in cambio di promozioni.

 

La nomina di M., per sua stessa ammissione, è stata una scelta personale di Pietro Ciucci, ad della società Stretto di Messina: “Lo conosco da 10 anni, è persona perbene e affidabile, non mi interessano le intercettazioni, dovrà pensarci la magistratura“. Sempre senza selezioni, sono arrivate le nomine degli altri dirigenti della società, per cui è stato tolto il tetto agli stipendi pari a 240mila euro all’anno.

Prossimamente lo porteremo alla Presidenza del Consiglio, il documento è riservato per definizione perché finora è stato solo analizzato“, ha spiegato Pietro Ciucci sull’aggiornamento definitivo del progetto. Report fa sapere che Claudio Borri, ingegnere e membro del comitato scientifico, aveva scritto direttamente a Sigfrido Ranucci lamentandosi di quanto rivelato senza la possibilità di un contraddittorio. Borri, in quell’occasione, aveva parlato di “documentazione corposa di 780 pagine, che ho mostrato in più occasioni anche in pubblico“.

 

Raggiunto dall’inviato di Report, poi, Borri ha spiegato: “Mi riferivo alla versione del 2011, che non è assolutamente segreta“. Pietro Ciucci smentisce però Borri: “Non può averla presentata in pubblico, chiaramente non vi siete intesi“. E lo stesso Borri, poi, aggiunge: “Non è pubblica, ma esiste“. Senza però specificare altro, e cercando di allontanare l’inviato di Report. Il resto del servizio in onda questa sera.

Pubblicità
Articoli Correlati