Roma, il progetto GAU trasforma campane di vetro in installazioni artistiche

Roma, il progetto GAU trasforma campane di vetro in installazioni artistiche

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Le campane di vetro diventano installazioni artistiche grazie al progetto GAU, Gallerie d’arte
urbana. A Roma, nel quartiere Eur, domenica 11 maggio saranno organizzate due passeggiate
guidate per ammirare le opere realizzate dal collettivo MOLECOLE, formato da Gaia Flamigni e
Virginia Volpe.

Obiettivo del progetto GAU è rendere l’arte accessibile, portandola direttamente nello spazio pubblico, trasformando oggetti funzionali in strumenti di bellezza e consapevolezza. “Architetture fantastiche” è la suggestione che ha ispirato le opere che dialogano con il quartiere, nato per ospitare l’esposizione universale del 1942, che non si tenne mai a causa della seconda guerra mondiale. Partendo da elementi architettonici come il Colosseo quadrato o la Chiesa dei Santi Pietro e Paolo, le opere hanno tratto ispirazione anche dalle architetture naturali e da quelle finora soltanto immaginate come possibili.

«Per questa edizione di GAU – Architetture fantastiche – nel quartiere Eur,- dichiara il collettivo– ci siamo focalizzate su tre tematiche. EURchitetture: dal cosiddetto “Colosseo quadrato” alla Chiesa dei SS Pietro e Paolo, abbiamo reinterpretato alcuni edifici storici del quartiere cercando di smussare le linee severe che li caratterizzano, dando loro nuovi e inediti significati. BIOarchitetture: architetture modellate su quelle naturali, sull’intelligenza della natura, che non produce scarti, che si autoregola, come esempio virtuoso da cui imparare. FANTArchitetture: case impossibili, architetture utopiche che, seppur (ancora) irrealizzabili, stuzzicano la fantasia.”
Virginia Volpe, del collettivo MOLECOLE, ha raccontato la genesi del progetto: “Per questa edizione di GAU sulle architetture fantastiche abbiamo preso ispirazione dalle forme organiche della natura. Di fatti per noi l’intelligenza della natura dovrebbe essere una guida, un esempio virtuoso per tutti i piani regolatori urbanistici e l’umanità dovrebbe imparare a coesistere con la natura anziché piegarla alle proprie esigenze abitative. Per esempio in questa campana abbiamo immaginato delle case sull’albero che superino la dicotomia tra ambiente completamente naturale e ambiente antropomorfizzato, immaginandoci delle case high-tech completamente
immerse in una foresta.”

Gaia Flamigni, altro volto del collettivo MOLECOLE, ha dichiarato: “Per la campana Corallo abbiamo rappresentato il tessuto urbano come se fosse un tessuto epiteliale e quindi gli edifici e tutte le architetture crescono e si modificano come in un organismo vivente così come nelle barriere coralline.”

“Il nostro progetto sperimenta la volontà di portare l’arte in posti non convenzionali, intervenendo su arredi urbani di uso quotidiano al fine di renderli fruibili anche come opere d’arte e sensibilizzare i cittadini al tema del decoro urbano. Lavorando su un supporto non convenzionale, come le campane per la raccolta del vetro, vogliamo mostrare come quello che consideriamo scarto può divenire risorsa valorizzandolo”, dichiara Alessandra Muschella, direttrice artistica di GAU – Gallerie d’Arte Urbana.

 

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