Economia circolare, il 74% degli agricoltori italiani la adotta

Economia circolare, il 74% degli agricoltori italiani la adotta

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L’economia circolare sta diventando il metodo più diffuso nelle campagna italiane. A confermare questa tendenza è l’Osservatorio Food Sustainability del Politecnico di Milano. I dati sono stati presentati al convegno “Sostenibilità al plurale: strategie e relazioni per la filiera agroalimentare in trasformazione.”

La risposta dei produttori italiani alla crisi economica, legata ai bassi ricavi, e a quella ecologica, dovuta agli effetti della crisi climatica, sta nel chiudere il cerchio della sostenibilità in azienda. Sprechi ridotti al minimo e rigenerazione delle risorse sono i pilastri di quest’approccio. Il 74% delle aziende ha incorporato uno o più elementi come la vendita diretta ai gruppi di acquisto solidale (gas), alla grande distribuzione (gdo) e la filiera corta, questi i principali elementi che emergono dall’analisi.

Riguardo la scelta di vendere ai gas e alla gdo, come riportato da EFA news, Federico Caniato, responsabile scientifico dell’Osservatorio Food sustainability ha dichiarato: “Entrambi i modelli presentano margini di miglioramento, e l’uno potrebbe ‘imparare’ dell’altro responsabile scientifico. Sia i partecipanti ai Gas sia i clienti della gdo hanno esigenze in termini di sostenibilità e convenienza, seppure con livelli di priorità differenti. Di conseguenza, i Gas potrebbero trarre vantaggio dal miglioramento della convenienza e della praticità per attrarre più partecipanti ed aumentarne la soddisfazione, mentre la gdo potrebbe evolversi integrando in modo più autentico e visibile le istanze di sostenibilità ambientale ed etica, rispondendo così alle aspettative di una fetta crescente di consumatori sensibili a questi temi”.

Il 48% delle aziende fa uso di materie prime ricavate da scarti di processo, acqua riutilizzata ed energia da fonti rinnovabili. Le pratiche circolari sono adottate nell’82% delle imprese molto grandi, nel 77% di quelle grandi,e nel 73% di quelle piccole.

Altro tema sensibile è quello del packaging alimentare, frutta e verdura sono spesso contenute in confezioni di plastica. A tal proposito Barbara Del Curto, responsabile scientifico dell’Osservatorio Food Sustainability ha affermato: “Parlare di packaging sostenibile significa capire come ogni scelta progettuale si traduca in impatti concreti nel contesto reale del consumo. Servono strumenti solidi, dati affidabili, collaborazione tra attori e una visione integrata che tenga insieme ambiente, economia e società. In questa direzione vanno anche le politiche europee: il Green Deal e il nuovo Packaging and Packaging Waste Regulation chiedono di ripensare l’imballaggio in chiave circolare, tracciabile e sostenibile, conciliando tutela ambientale, riduzione degli sprechi e qualità del prodotto”.

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