Spinto dai venti in quota della corrente a getto, il fumo ha attraversato l’Atlantico percorrendo oltre 7.000 chilometri. Nei Paesi più occidentali che si affacciano sull’oceano, come Portogallo, Francia e Spagna, i cieli si sono tinti di rosso.
Mentre il Canada sta ancora cercando di fronteggiare i devastanti incendi che hanno interessato diverse delle sue Province, il fumo prodotto dai roghi ha già raggiunto, attraversando l’Atlantico, gran parte d’Europa. I venti e le correnti atlantiche, infatti, hanno portato un netto peggioramento della qualità dell’aria non solo nell’America settentrionale, ma anche nel Vecchio Continente.
The Province of Manitoba is currently on fire and people are being evacuated from all the towns. Thanks so much to all the American states who have sent their fire crews and airplanes to help Canada fight all of these out of control forest fires. Your assistance is appreciated. pic.twitter.com/BUUoAh1uTY
— Stan Collins (@stan_sdcollins) June 1, 2025
Il Canada sta affrontando una stagione degli incendi devastante, quasi come quella del 2023. Due anni fa andarono bruciati oltre 18 milioni di ettari di terreno, mentre per il momento in fumo sono andati oltre due milioni di ettari. Diversi roghi, però, sono ancora attivi e il dato è destinato ad aumentare. Con le temperature più alte e un clima più secco, fronteggiare gli incendi diventa sempre più complicato: la siccità, infatti, insieme al caldo, favorisce la diffusione degli incendi. E questo spiega perché, soprattutto negli ultimi anni, questi fenomeni sono sempre più distruttivi e frequenti rispetto al passato.
Yep that is smoke in Europe that came from Canada pic.twitter.com/lDkEbBnPbI
— Evan Fryberger ☁️ (@EvanFor2020) June 4, 2025
In tutto il territorio nazionale canadese sono stati registrati oltre duecento diversi focolai: almeno un centinaio appaiono ancora fuori controllo, nonostante il lavoro senza sosta dei vigili del fuoco e di altri servizi di emergenza che cercano di domarli. Le Province del Canada più colpite sono Manitoba, l’Alberta e la Columbia Britannica. Intanto, però, oltre alla distruzione del verde e della biodiversità che vi trova l’habitat ideale, ci sono pesanti conseguenze per la popolazione. Non solo per l’incolumità diretta, ma anche per le conseguenze del fumo che peggiora la qualità dell’aria. Quello stesso fumo, spinto dai venti in quota della corrente a getto, ha viaggiato per oltre 7.000 chilometri, attraversando l’Atlantico e arrivando in Europa.
Aquí se ve como el humo de los brutales incendios de #Canada ya ha cruzado más de 5.000 km, atravesando el Atlántico hasta llegar al oeste de Europa. Está tiñendo de rojo algunos cielos en España pic.twitter.com/IzVGxHnOUL
— Álvaro Navarro (@alvaronavvv) June 6, 2025
Soprattutto nei Paesi europei che si affacciano sull’Atlantico, come Portogallo, Francia e Spagna, negli ultimi giorni, i cieli si sono letteralmente tinti di rosso. Non è escluso che nelle prossime ore il fumo possa raggiungere anche l’Italia.