Non c’è ancora la conferma delle indagini ma tutto fa pensare che l’incendio che ha devastato 20 ettari della cooperativa Beppe Montana – Libera Terra a Lentini sia di natura dolosa.
Il terreno confiscato alla mafia si trova a Lentini, in contrada Cuccumella, ed era coltivato a grano duro biologico. Il danno economico è pari a 20mila euro, quello morale è incalcolabile poiché si inserisce in un momento in cui i beni confiscati alla mafia e trasformati in realtà produttive sono presi di mira per scoraggiare il moltiplicarsi di cooperative.
La cooperativa aveva già sofferto dei furti nelle settimane precedenti. “Coltivare oggi è già di per sé un atto di coraggio. Ogni attacco che subiamo è come sale su ferite ancora aperte. Attendiamo con fiducia l’esito delle indagini, ma temiamo che dietro questi gesti ci sia un disegno preciso: scoraggiarci, isolarci, spingerci ad abbandonare. Non possiamo permetterlo. Il riutilizzo sociale dei beni confiscati è un patrimonio collettivo che deve essere difeso dalle istituzioni e sostenuto attivamente dalla società civile.” ha dichiarato Alfio Curcio, socio della cooperativa.
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La solidarietà alla cooperativa è arrivata dal mondo politico e da quello del biologico. “Si tratta di un episodio gravissimo non solo contro una singola realtà, cui va la nostra piena solidarietà, ma contro tutto ciò che rappresenta: il riscatto del lavoro onesto, la tutela ambientale e il presidio del territorio – sottolinea Maria Grazia Mammuccini, Presidente di FederBio – Siamo a fianco dell’azienda di Beppe Montana, di Libera Terra e di tutta la cooperazione biologica, presidi di legalità e sostenibilità, che attraverso l’agroecologia restituiscono continuità e speranza ai terreni sottratti alla criminalità organizzata per costruire un futuro diverso, basato sul lavoro dignitoso e sulla responsabilità collettiva. Un impegno concreto che ha un valore profondo per l’intera comunità”.
Un incontro pubblico per dire no alla criminalità organizzata è stato organizzato dai sindaci di Lentini e di Carlentini insieme ad Alfio Curcio, per la serata del 10 luglio.
In una nota Alfio Curcio ha spiegato le motivazioni dell’incontro con la volontà di non farsi intimidire: “Né silenzi né atti oscuri potranno fermare il percorso di legalità, giustizia sociale e riscatto che questa realtà rappresenta per il nostro territorio. La cooperativa “Beppe Montana – Libera Terra” gestisce beni confiscati alla mafia: luoghi che da simboli di potere criminale sono diventati spazi di lavoro, dignità e speranza. Difenderli è un dovere civile e istituzionale. Le amministrazioni comunali sono al fianco della cooperativa, senza esitazioni. Con questo incontro, aperto a cittadini, associazioni, scuole, parrocchie e istituzioni, riaffermiamo con determinazione che le Città di Lentini e Carlentini stanno dalla parte di chi ogni giorno costruisce il futuro con onestà e coraggio. I Sindaci rivolgono un forte appello alla partecipazione: a tutta la cittadinanza, alle associazioni, ai sindacati, alle scuole, al mondo del volontariato e alle forze sociali del territorio.Essere presenti sabato non è solo un gesto di solidarietà, ma un’affermazione chiara: questa terra sceglie la legalità”.