Lavori green, Ecofuturo Festival, Fast Fashion, florovivaismo – Tg Ambiente

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In questo numero del Tg Ambiente, realizzato in collaborazione con Italpress: 1) Competenze green sempre più richieste dalle imprese; 2) Ecofuturo Festival accende i riflettori sull’innovazione eco-tecnologica; 3) Fast fashion, aumentano i prezzi a causa dei dazi di Trump; 4) Innovazione ed export punti di forza del florovivaismo

In questo numero del Tg Ambiente, realizzato in collaborazione con Italpress:

1) Competenze green sempre più richieste dalle imprese: Le competenze green sono sempre più richieste dalle imprese, tanto che oggi interessano 8 assunzioni su 10. Nel 2024, infatti, a domanda di lavoratori con attitudine al risparmio energetico e formati alla sostenibilità ambientale è aumentata di 1,2 punti percentuali rispetto all’anno precedente, arrivando a riguardare oltre 4,4 milioni di assunzioni, pari all’80,6% del totale delle entrate programmate. Per il 42,9% dei profili ricercati la competenza green è ritenuta necessaria con un grado elevato. E’ quanto emerge dai dati dell’ultima edizione del volume “Le competenze green” del sistema informativo Excelsior di Unioncamere e Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, grazie al Programma nazionale Giovani, donne e lavoro cofinanziato dall’Unione europea, e realizzata in collaborazione con il Centro Studi Tagliacarne. L’attitudine green è necessaria per gran parte dei mestieri legati al comparto dell’edilizia, come ad esempio i tecnici delle costruzioni civili e quelli della gestione dei cantieri edili. Ma non solo, questa competenza è decisiva ai fini dell’assunzione anche di tecnici meccanici, specialisti in scienze economiche, ingegneri energetici e meccanici. I risultati del Sistema Informativo Excelsior mostrano che le difficoltà di reperimento delle imprese sono in costante aumento e nel 2024 hanno riguardato il 47,8% del totale delle assunzioni programmate.

2) Ecofuturo Festival accende i riflettori sull’innovazione eco-tecnologica: Innovazione, tecnologia e sostenibilità. Nel cuore di Testaccio, a Roma, Ecofuturo Festival, giunto alla sua 12° edizione ha acceso i riflettori sull’innovazione eco-tecnologica, la formazione e gli stili di vita sostenibili. La kermesse è stata un’occasione per far incontrare relatori e aziende provenienti dal mondo dell’innovazione eco-tecnologica, professionisti e ricercatori che hanno presentato le loro innovazioni al pubblico. Tanti i temi affrontati. A fare il punto sulla situazione delle rinnovabili in Italia è stato Fulvio Mamone CapriaPresidente di AERO Associazione Energie Rinnovabili Offshore. Un panel è stato poi dedicato a biogas e biometano con la partecipazione del CIB, il Consorzio Italiano Biogas.

3) Fast fashion, aumentano i prezzi a causa dei dazi di Trump: I dazi di Donald Trump sulle importazioni cinesi hanno colpito quasi ogni categoria di beni di consumo, ma soprattutto i siti e-commerce di fast fashion, shein e temu. I due colossi hanno aumentato drasticamente i prezzi per i clienti statunitensi a partire dal 25 aprile. Un aumento che ha mandato in confusione gli acquirenti sui costi aggiuntivi nascosti che dovranno affrontare, ma anche persone che si chiedono se continueranno a fare acquisti su Shein. Tema e Shein che si approvvigionano in gran parte dalla Cina, erano riuscite fin ora ad evitare in larga misura il pagamento di dazi doganali e tariffe commerciali, grazie a un’esenzione sulle importazioni di beni di valore inferiore a 800 dollari, chiamata “de minimis”. Ma Trump, firmando un ordine esecutivo all’inizio di aprile, ha rimosso questa esenzione. Ogni giorno oltre 4 milioni di pacchi a basso costo, provenienti di Shein e Temu, arrivano negli Stati Uniti grazie a questa normativa, diventata ormai una chiave di volta per molti modelli di business di molti marchi cinesi. I brand low cost producono annualmente milioni di tonnellate di rifiuti tessili sintetici, difficili da smaltire anche a causa delle sostanze tossiche presenti al loro interno. Oltre questo, marchi come Shein sono finiti più volte sotto i riflettori per le condizioni dei lavoratori, costretti a lavorare per più di 12 ore al giorno. Ma anche casi di lavoro minorile, dichiarati dalla stessa azienda.  Dall’aumento dei prezzi sui siti low cost all’applicazione dei dazi, fino alla rimozione dell’esenzione del regime de minimis. Tutto ciò fermerà l’ascesa dei due colossi del fast fashion?

4) Innovazione ed export punti di forza del florovivaismo:  Il settore florovivaistico italiano vale 3,14 miliardi, che rappresentano il 4,7% del valore della produzione agricola totale. L’Italia è il terzo principale Paese produttore dell’Unione Europea dopo Paesi Bassi e Spagna. A fare il punto, a Euroflora, a Genova, è Confagricoltura, presente con un ampio spazio che ospita incontri, convegni e attività didattiche.

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