Il social TikTok è stato multato dall’Autorità Garante per la protezione dei dati personali della Repubblica di San Marino per non aver adeguatamente controllato l’età degli utenti
Anche la Repubblica di San Marino dichiara guerra ai social, in particolare a TikTok. La piattaforma cinese è infatti stata multata per una cifra di 3,5 milioni dall’Autorità Garante per la protezione dei dati personali del piccolo stato. L’accusa è quella di non aver verificato l’età degli utenti per accedere alla piattaforma, che, per le norme sanmarinesi, deve essere dai 16 anni in su.
La sanzione pagata da TikTok
La sanzione era stata emessa da San Marino lo scorso ottobre ed è stata saldata dal social cinese che, qualora non avesse effettuato il pagamento entro sei mesi, avrebbe visto raddoppiare l’importo della multa. Patrizia Gigante, avvocato componente dell’autorità sanmarinese ha spiegato che “utilizzare un social significa prima di tutto inserire i propri dati e renderli disponibili per la piattaforma che li gestisce. La norma sammarinese prevede che i minori di 16 anni possano iscriversi solo con il consenso dei genitori, necessario proprio per il trattamento dei dati”. TikTok non avrebbe dunque verificato l’età dichiarata dagli utenti in fase di accesso al social media.
San Marino multa TikTok per 3,5 milioni di euro: non verifica dichiarazioni sull’età | #privacy #SanMarino #TikTok @TikTokComms @TikTok_it https://t.co/QbrohEVS6b
— San Marino RTV (@SanMarino_RTV) October 2, 2024
San Marino e le sanzioni ai social media
Non è la prima volta che la Repubblica di San Marino multa un colosso del web. Era già successo con Meta, l’azienda di Mark Zuckerberg a capo di Facebook, Instagram e WhatsApp, per la diffusione in rete dei dati personali di circa 12.700 sammarinesi, creando un precedente assolutamente inedito.
La preoccupazione per la privacy dei giovani
La principale preoccupazione, da parte di San Marino e non solo, è che queste piattaforme social non tutelino la sicurezza e la privacy degli utenti, soprattutto quelli più giovani che, inoltre, riescono facilmente ad aggirare il divieto di iscrizione. Proprio recentemente uno studio dell’Università della California aveva dimostrato come i ragazzi e le ragazze americane riuscissero ad essere presenti su tutte le piattaforme nonostante l’età troppo bassa.
L’abuso di social media e i rischi per la salute
Come ribadiscono sempre gli esperti, l’utilizzo precoce dei social media e l’abuso di questi strumenti ha delle conseguenze pericolose per i giovani. Innanzitutto le possibili conseguenze psicologiche, come ansia e depressione e poi carenza di sonno, problematiche legate alla pubblicità mirata che appare sui social, per non parlare delle pericolose challenge. Proprio recentemente quattro genitori inglesi hanno fatto causa a TikTok per la morte dei loro figli, causata forse da una challenge finita male.
Le limitazioni degli altri paesi
A San Marino l‘età minima per potersi iscrivere a TikTok è di 16 anni, la stessa età che è stata fissata dall’Australia nella nuova legge che regola i social media. Con una legge approvata a larga maggioranza, l’Australia ha vietato l’accesso alle piattaforme ai giovani e, qualora le aziende non siano in grado di verificare l’età dell’utente, le mute saranno molto salate, fino ai 30 milioni. In Francia, invece, la limitazione per iscriversi a TikTok è pari a 15 anni.
Il blocco di TikTok in Albania
I problemi per TikTok non finiscono qui perché l’Albania ha deciso di bloccare la piattaforma per un anno intero, proprio per tutelare la sicurezza dei bambini. Edi Rama, il premier albanese, ha spiegato che, oltre al blocco di TikTok, saranno messi in campo dei programmi che serviranno a educare gli alunni e ad aiutare i genitori a monitorare i progressi dei loro figli sul rapporto con i social media.