Chiesa, San Carlo Acutis è il primo santo millenial

Chiesa, San Carlo Acutis è il primo santo millenial

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L’’assisano’ Carlo Acutis, domenica 7 settembre, è stato proclamato Santo. San Carlo, nato nel 1991 e morto nel 2006, è stato definito ‘l’influencer’ di Dio perché ha declinato la sua fede non solo nella messa e nei rosari. ma anche costruendo siti sul web, diffondendo la cultura ed i valori cattolici tra i giovanissimi.

Da ieri, domenica 7 settembre, la chiesa ha un nuovo Santo, San Carlo Acutis. La cerimonia di proclamazione è avvenuta a Roma sul sagrato della Basilica di San Pietro ed è stata presieduta da Papa Leone XIV.

Chiesa, San Carlo Acutis è il primo santo millenial, Papa Leone XIV

Una data che segna la storia della chiesa e dell’Umbria: Carlo, primo santo millenial (nato nel 1991) è intimamente legato ad Assisi, dove riposano le sue spoglie nel Santuario della Spogliazione e dove il suo messaggio continua a generare pellegrinaggi, preghiera e opere di bene.

Carlo Acutis, una vita ‘normale’, di un ragazzo ‘normale’, testimone di valori positivi.

La storia di Carlo parla da sé, a sette anni ricevette la prima comunione e da quel giorno il suo rapporto con Cristo fu quotidiano.

Frequentò la quarta e la quinta ginnasio, a Milano, all’Istituto Leone XIII dei Padri Gesuiti e si dedicò al volontariato come catechista nella parrocchia di Santa Maria Segreta, ma anche sviluppando siti web e progetti digitali per la diffusione della fede e per avvicinare i giovani alla parola di Dio.

Durante le vacanze ad Assisi, Carlo conobbe da vicino la figura di San Francesco, dal quale imparò l’ammirazione e il rispetto per il creato e la generosità verso i più bisognosi, ai quali donava quello che riusciva ad accumulare dalle sue paghette

All’inizio di ottobre 2006 comparvero i sintomi della leucemia acuta che lo portarono, in pochi giorni, alla morte.

Prima del ricovero volle offrire le sue sofferenze per la Chiesa e per il Papa.

Morì a soli 15 anni all’ospedale San Gerardo di Monza il 12 ottobre 2006.

L’aura di santità che lo ha circondato fin dai primi giorni si è diffusa rapidamente in Italia e nel mondo.

Il 10 ottobre 2020 è stato proclamato beato nella Basilica di San Francesco ad Assisi.

Carlo stesso, oggi San Carlo, in uno dei suoi appunti spirituali scrisse: “Tutti nascono originali, ma molti muoiono fotocopie”.

Una frase che interpreta il messaggio francescano di libertà e autenticità: non uniformarsi alle logiche del mondo, ma vivere da ‘originali’, perché la vita è un dono e non va sprecata.

La prima canonizzazione di Papa Leone è stata una grande festa, con oltre 80mila fedeli, accorsi da tutto il mondo

La cerimonia solenne ha visto la partecipazione ufficiale del presidente della Repubblica Sergio Mattarella, del sottosegretario alla presidenza del Consiglio Alfredo Mantovano, del presidente della Camera, Lorenzo Fontana, della presidente della Regione Umbria, Stefania Proietti, del presidente della Provincia di Perugia Massimiliano Presciutti, del sindaco di Assisi Valter Stoppini e di altre istituzioni civili e religiose.

Chiesa, San Carlo Acutis è il primo santo millenial, Proietti e Stoppini

Il Pontefice prima ha salutato la piazza gremita con queste parole: “Oggi è una festa bellissima per tutta l’Italia, per tutta la Chiesa e per tutto il mondo. Tutti noi siamo chiamati a essere santi, voi giovani non sprecate le vostre vite”.

I commenti delle istituzioni

La governatrice della Regione Umbria, Stefania Proietti ha dichiarato: “L’Umbria oggi vive un momento storico di straordinaria intensità e di immensa gioia”.

Carlo Acutis – ha sottolineato Proietti giovane di una generazione vicina alla nostra, primo santo millenial, che ha scelto Assisi come sua casa spirituale, ci mostra che la santità è possibile anche nel quotidiano, senza clamori, con semplicità e autenticità. È un messaggio potente per i giovani e per tutta la nostra comunità: non lasciarsi trascinare dall’ordinario, ma cercare con coraggio e creatività il bene. Assisi e l’Umbria sono la sua terra di elezione, terra messaggio di accoglienza e di fraternità”.

La città serafica di San Francesco, è il luogo scelto dalla famiglia come dimora delle spoglie di Carlo.

Dal 2019 il corpo di San Carlo riposa nella Chiesa di Santa Maria Maggiore, oggi Santuario della Spogliazione.

Chiesa, San Carlo Acutis è il primo santo millenial, piazza San Pietro gremita

Tra le iniziative, anche un treno speciale partito dall’Umbria con 800 pellegrini diretti a San Pietro.

“La collocazione della sua tomba nel Santuario della Spogliazione, luogo in cui San Francesco si spogliò delle vesti per abbracciare la povertà evangelica – ha continuato la presidente Stefania Proietti è un segno eloquente. Lì il giovane Francesco inaugurava una nuova stagione di vita cristiana e oggi il giovane san Carlo testimonia che la santità è accessibile anche ai giovani di oggi, a chi vive in un mondo fatto di social network e tecnologia”.

“Entrambi – ha aggiunto – hanno incarnato un modo semplice e diretto di annunciare il Vangelo: Francesco con la vita itinerante e i gesti radicali, Carlo con i linguaggi digitali e la sua creatività”.

“La canonizzazione di Carloha concluso Stefania Proietti – che cade proprio nell’ottavo centenario francescano del Cantico delle Creature, sembra voler dire al mondo che il carisma francescano continua a germogliare e a fiorire anche in forme nuove e sorprendenti”.

Alla cerimonia di ieri a Roma, c’era anche tutta la famiglia (papà, mamma e fratelli) di Carlo, l’influencer di Dio, chiamato così perché ha appunto declinato la sua fede non solo nella messa e nei rosari ma anche costruendo siti sul web.
I genitori alla canonizzazione di un figlio si erano visti solo una volta nella storia, 75 anni fa, per quella di Maria Goretti.

Chiesa, San Carlo Acutis è il primo santo millenial, piazza san Pietro

Accanto a Carlo Acutis, è stato proclamato Santo anche un altro laico, Pier Giorgio Frassati, figlio dell’alta borghesia di Torino, che nei primi anni del Novecento,  girava con un carretto per distribuire tutto ciò che poteva ai poveri. Anche lui è stato strappato alla vita terrena giovanissimo, a soli 24 anni, a causa di una meningite fulminante.

Alla fine della cerimonia il commento del sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Alfredo Mantovano: “Si racconta spesso di una gioventù smarrita e incapace di guardare e far guardare al futuro con speranza. Nella canonizzazione di Frassati e Acutis c’è la smentita viva e concreta di questo luogo comune”.

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