Un tuffo nella Roma del Trecento, con un ospite d’eccezione.
Nella suggestiva cornice di Villa Mondragone, lo storico, divulgatore, ex professore ordinario di Storia Medievale e vera star della cultura italiana, Alessandro Barbero sale sul palco – non in aula – per una lectio-show coinvolgente su “Anonimo Romano e Cola di Rienzo”, un viaggio appassionante nella Roma del XIV secolo.
Barbero, con la sua capacità di rendere la storia accessibile e coinvolgente, unita al suo stile narrativo vivace ha affascinato il pubblico presente.
“Dell’Anonimo Romano – ha spiegato il Professor Barbero – noi sappiamo che è uno che è vissuto a Roma nel trecento, che ha visto Cola di Rienzo e che ci racconta, dal suo punto di vista, su quello a cui ha assistito”
Ma non è tutto: per il Professor Barbero, l’evento è stato anche un ritorno a casa. Da giovane ricercatore mosse proprio qui i primi passi della sua carriera, all’Università di Roma Tor Vergata, che oggi apre le porte della sua villa più prestigiosa per accoglierlo tra applausi, ex colleghi e tanti fan.
“La storia certo che serve, al di là del fatto che è una cosa divertente, secondo me e non solo secondo me – ha aggiunto Barbero – ma la storia certo che serve perché è il catalogo di tutte le cose che noi esseri umani abbiamo fatto da quando abbiamo imparato a trasmettere ai posteri il ricordo di quello che facciamo. Il catalogo di tutte le azioni degli esseri umani in millenni un po’ dovrebbe servire a capire che razza di bestie siamo noi esseri umani e anche un pochino a prevedere (non dico quello che succederà) ma come noi reagiamo di fronte a certe situazioni, poi appunto, bisogna che ci sia chi ha voglia di impararla”.
Ad aprire l’evento i saluti del Magnifico Rettore Nathan Levialdi Ghiron, della direttrice del Dipartimento di Storia Lucia Ceci e l’introduzione del professor Sandro Carocci.
“Questo evento è molto importante perché ci permette di rendere fruibile al grande pubblico, oltre che agli studenti anche a tutti coloro che apertamente e liberamente decidono di partecipare a questi eventi – ha dichiarato il Magnifico Rettore Nathan Levialdi Ghiron – una testimonianza e la possibilità di avere accesso ad un canale culturale di altissimo livello. Peraltro, e questo ci onora molto, il Professor Barbero è stato anche nel nostro Ateneo e questo ci consente di riconnetterci anche in un’ottica di riscoperta delle nostre origini, delle nostre radici. Credo che iniziative come questa possano portare al grande pubblico degli elementi culturali di grande importanza e grande rilievo e quindi cerchiamo di organizzarle con una certa sistematicità”.