Musica e sostenibilità, Elisa alza il sipario su un concerto green a San Siro

Musica e sostenibilità, Elisa alza il sipario su un concerto green a San Siro

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Elisa il 18 giugno 2025 porta il suo impegno per l’ambiente a San Siro, con un concerto che punta a ridurre l’impatto ambientale grazie a soluzioni green e innovative. Un evento che celebra la musica e la sostenibilità in un’unica, grande occasione, in una grande festa.

 

Il 18 giugno 2025, Elisa porterà la sua musica per la prima volta sul palco dello stadio San Siro, a Milano, ma con una differenza significativa rispetto ai concerti tradizionali: l’intero evento sarà progettato secondo rigorosi criteri di sostenibilità.

Non si tratterà solo di un’esibizione musicale, ma di un vero e proprio esperimento per dimostrare come la cultura pop, nel suo formato più iconico e collettivo, possa diventare un laboratorio di sostenibilità.

L’impatto ambientale dei concerti

Il settore musicale, in particolare i concerti di grandi dimensioni, è noto per il suo impatto ambientale.

Secondo uno studio un evento in uno stadio come quello di San Siro può generare fino a 500 tonnellate di CO₂, a causa soprattutto dei trasporti del pubblico e dei consumi energetici.

La mobilità, infatti, rappresenta il 70-80% dell’impronta complessiva di un concerto.

Tuttavia, il progetto di Elisa punta a ridurre drasticamente queste emissioni, con l’obiettivo di abbatterne oltre il 50%, rispetto a un evento tradizionale.

Il concerto green di Elisa: misure concrete per la sostenibilità

Elisa, da sempre sensibile ai temi ambientali, ha deciso di fare della sua musica un veicolo di cambiamento.

In collaborazione con il Comune di Milano, il Politecnico e altri partner, ha messo in campo numerose azioni per ridurre l’impatto ambientale del concerto di San Siro.

Mobilità sostenibile.
Il servizio di trasporti pubblici è stato potenziato grazie a Trenord, con l’obiettivo di incoraggiare il pubblico a scegliere mezzi di trasporto ecologici invece dell’auto privata. Inoltre, sono state create corsie dedicate per biciclette e bike sharing.

Energia pulita

Per alimentare lo stadio, Elisa ha scelto di utilizzare biofuel HVO (di seconda generazione), un carburante ricavato da biomasse agricole e scarti, che consente una riduzione delle emissioni di CO₂ fino al 70%.

Materiali riutilizzabili.
Le scenografie saranno modulari e riutilizzabili, e i materiali da consumo (come i catering) seguiranno la logica della filiera corta e saranno compostabili.

Carbon offsetting.
Le emissioni residue saranno compensate attraverso crediti di carbonio certificati, in modo da azzerare l’impronta di CO₂ generata dall’evento.

Plantasia: il parco urbano sonoro come eredità di sostenibilità

Uno degli aspetti più innovativi del progetto di Elisa è la creazione di Plantasia, un parco urbano di circa 40000 mq che nascerà nell’ex cava di via Quarenghi, vicino a San Siro. Questo parco non sarà solo un’area verde, ma anche un luogo sonoro, dove tra gli alberi saranno installati altoparlanti che diffonderanno musica classica, un suono che, secondo alcuni studi, avrebbe effetti positivi sulla crescita delle piante, creando un ambiente immersivo e terapeutico. Il terreno sarà risanato grazie alla fitobonifica, una tecnica innovativa che utilizza alcune specie vegetali per assorbire sostanze tossiche dal suolo.

Il progetto sarà finanziato grazie a Fondazione Cariplo, la Fondazione di Comunità Milano e una raccolta fondi pubblica, a cui ogni cittadino, azienda o artista potrà contribuire.

Elisa stessa ha dichiarato: “Il mio concerto green vuole essere un seme. Un seme che parla ai fan, ai tecnici, alle istituzioni, al mondo della cultura”.

La musica come veicolo di cambiamento

Elisa non è solo un’artista, ma una vera e propria ambasciatrice del cambiamento.

Come ambasciatrice degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite, ha deciso di mettere la sua musica al servizio di una causa più grande, invitando i suoi fan e il pubblico a riflettere sull’impatto ambientale delle proprie azioni.

Grazie all’adozione di soluzioni innovative, Elisa dimostra che anche gli eventi più iconici e grandiosi, come i concerti, possono diventare occasioni di educazione e sensibilizzazione, unendo divertimento e impegno per l’ambiente, un esempio concreto di come la cultura possa contribuire attivamente alla sostenibilità e al miglioramento della vita nelle città.

L’artista friulana ha inoltre invitato i suoi fans a donare un abito che non si usa più, portandolo nei negozi share o direttamente al concerto per dare nuova vita al capo usato. L’iniziativa è in collaborazione con Vesti solidale

La musica può davvero diventare un potente strumento di cambiamento, è un volano, un amplificatore di idee, in questo caso positive, e Elisa è l’esempio perfetto di come gli artisti possano utilizzare la loro visibilità per promuovere un futuro più sostenibile.

Musica e sostenibilità, Elisa alza il sipario su un concerto green a San Siro, Elisa e Cesare Cremonini

Il debutto di Elisa a San Siro è quindi una festa, con tanti ospiti, ma anche un prototipo replicabile.

L’artista ha gettato un seme, che in passato era stato ‘annaffiato’ anche da artisti internazionali come i Coldplay e Massive Attack.
E se questo seme riuscirà a germogliare in altri eventi, in altre città, in altri artisti, allora non sarà stato solo un concerto memorabile, ma sarà stata una rivoluzione gentile, cominciata tra le luci di uno stadio, e destinata a lasciare il segno.

Foto copertina di Giulia Bersani

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