Dal 13 al 15 giugno, a Frascati, si è svolto l’evento “Acquarello 2025 Lacus Memoriae: il segno dell’acqua tra memoria e creazione”.
Servizio di Ertilia Giordano
Un intreccio emozionante tra acqua, colori, luce, ombre, passato e presente. È’ andato in scena dal 13 al 15 giugno Lacus memoriae. Acquarello: il segno dell’acqua tra memoria e creazione, l’evento artistico di portato internazionale organizzato dall’Accademia Vivarium novum e dall’Accademia Internazionale dell’acquarello negli spazi suggestivi di Villa Falconieri, a Frascati. Una tre giorni che ha riunito alcuni dei più importanti acquerellisti a livello mondiale e che ha alternato conferenze, lectiones magistrales, demo, workshop, mostre e momenti di pittura en plain air negli splendidi giardini della villa.
Ogni artista ha potuto esprime la sua arte attraverso un gesto pittorico ispirato a uno dei reperti più importanti custoditi nel cuore di Frascati, la Ménade di epoca romana, una statua di donna di straordinaria bellezza, a rappresentazione del culto di Bacco, rinvenuta pochi anni fa nell’area archeologica di Tusculum, l’antica città latina. Proprio a pochi passi dalla statua, nel museo tuscolano scuderie Aldobrandini, è stata realizzata una mostra di acquerelli con alcune delle opere più rappresnetative del panorama acquerellistico internazionale.
Lacus memoriae ha voluto essere un omaggio alla forza immortale dell’arte e alla voce dell’acquerello contemporaneo, come raccontato da Tiziana Tagliabue Citterio, presidente dell’accademia internazionale dell’acquerello:
“A Frascati sono presenti tutti i capiscuola delle correnti contemporanee dell’acquarello. Questo è un evento estremamente importante e raro, perché una mostra collettiva con così tanti pittori di fama è praticamente impossibile da realizzare, se non per dei visionari quali siamo noi. Crediamo nel potere dell’arte e della bellezza e quindi ci siamo messi insieme per svolgere un’azione educativa nei confronti di chi non conosce l’acquarello. C’è un clima meraviglioso in cui si verificano questi scambi magici tra i vari maestri che praticano l’acquarello in maniera totalmente diversa e con intenti e contenuti completamente diversi”.
Durante la tre giorni, gli ospiti hanno potuto assistere anche a demo sulla tecnica acquerellistica, tra cui quella dall’artista Felice Feltracco che ha coinvolto spettatori e disegnatori nella Sala dell’omaggio a Venere di Vialla Falconieri.
“L’acquarello è una tecnica che forse più di altre ti dà la possibilità di dipingere en plein air in mezzo alla natura. Questo è anche un rapporto particolare nei confronti di quella che è l’esperienza dell’artista nei confronti della pittura di paesaggio. L’unico motore che porta ad apprendere una tecnica pittorica è quello di leggere, studiare, fare dei corsi, però ci vuole una grande passione e dedizione. Credo che la pittura, come molte altre arti, sia qualcosa che non nasce in maniera istintiva, ma sia legato a uno studio, un apprendimento, una passione. Quindi per me qualsiasi persona può imparare a dipingere, anche molto bene”.
L’Accademia Vivarium novum e dall’Accademia Internazionale dell’acquarello, con il patrocinio del comune di Frascati e la media partneship di Teleambiente, hanno portato al centro dell’estate Castelli Romani potenti storie sussurrate dall’acqua e dai pigmenti, capaci di raccontare memorie passate e contemporaneità.