CONOU – Consorzio nazionale per la gestione, raccolta e trattamento degli oli minerali usati, ha presentato ufficialmente i dati relativi all’anno 2024. Confermati tutti i risultati degli anni passati: le imprese e i concessionari raccolgono il 100% e rigenerano il 98% degli oli usati, mentre la media europea è ferma al 61%.
L’Italia si conferma leader nell’economia circolare anche grazie ai numeri eccellenti relativi alla raccolta e alla rigenerazione degli oli usati. Lo conferma l’ultimo rapporto di sostenibilità presentato dal CONOU – Consorzio nazionale per la gestione, raccolta e trattamento degli oli minerali usati: i 58 concessionari e le due imprese di rigenerazione, nel 2024, possono infatti vantare una percentuale del 100% nella raccolta e del 98% nella rigenerazione, a fronte di una media europea che si ferma al 61%.
I vantaggi sono importanti e molteplici: risparmio di CO2 equivalente, di combustibili fossili, di acqua e di suolo. Ma anche una riduzione significativa degli impatti cancerogeni e non cancerogeni sulla salute dei cittadini, e senza dimenticare i dati occupazionali che riguardano l’intera filiera.
“Il CONOU funziona ed è un’eccellenza europea soprattutto perché gestisce bene la qualità. La qualità degli oli usati a monte, la qualità delle basi rigenerate, con tutta una serie di standard che fanno funzionare la filiera come un orologio. Questo tema è così attraente e interessante anche per gli altri Paesi, che ce ne vengono a chiedere notizia. I risultati del CONOU, in questo rapporto di sostenibilità, sono ottimi ma sostanzialmente in linea con quelli degli ultimi anni” – ha spiegato Riccardo Piunti, presidente di CONOU – “Sono diversi anni che raccogliamo tutto l’olio minerale, lo rigeneriamo al 98%, e nel fare questo evitiamo di andare a prendere il petrolio in qualche Paese lontano, portarlo in Italia e raffinarlo, per fare gli stessi lubrificanti che noi invece otteniamo da un rifiuto pericoloso che altrimenti non sapremmo come gestire. Un terzo dei lubrificanti venduti in Italia proviene, di fatto, dalla rigenerazione“.
“Questo rapporto di sostenibilità del CONOU conferma, ancora una volta, come l’Italia sia in grado di fare bene sia sul fronte dell’economia circolare, sia sulle iniziative imprenditoriali per la riduzione della bolletta energetica. Noi raccontiamo poco all’estero che raccogliamo tanto e rigeneriamo tanto, a differenza di altri Paesi industrializzati come la Germania, che raccoglie di meno e brucia molto di più” – il commento di Stefano Ciafani, presidente di Legambiente – “Queste sono esperienze concrete di quella transizione ecologica di cui tanto si parla da qualche anno e che ci vede protagonisti in un percorso che deve convincere anche il resto del Paese a fare bene, come queste iniziative importanti descritte dal CONOU in questo rapporto presentato oggi“.