Ustica, Marevivo installa 5 boe per salvare i coralli dall'ancoraggio selvaggio

Ustica, Marevivo installa 5 boe per salvare i coralli dall’ancoraggio selvaggio

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Delle boe di ormeggio proteggeranno l’habitat del mare di Ustica dai danni del turismo subacqueo incontrollato.

Grazie a un’operazione realizzata da Fondazione Marevivo insieme a Caronte SpA e la collaborazione della Capitaneria di Porto, cinque boe di ormeggio sono state posizionate in altrettanti punti strategici come Punta Galera, il sito di immersione più popolare dell’isola, Punta dell’Arpa e a “Piramidi”, nella zona di Punta Spalmatore, aree caratterizzate dalla massiccia presenza di coralli.

La mancanza delle boe causa un danno ai fondali marini dove intere colonie di coralli vengono distrutte dall’ancoraggio selvaggio. Saranno avviate delle attività di sensibilizzazione sui danni causati all’ambiente saranno indirizzate ai diver che ogni anno visitano l’isola siciliana per esplorare il suo mare incontaminato. L’isola è un’Area Marina Protetta dal 1986.

Scopo del progetto è proteggere la Cladocora caespitosa, una specie di corallo tipica del Mare Nostrum, chiamata “Madrepora a cuscino”, uno dei più importanti organismi costruttori del Mediterraneo. Turisti e operatori turistici verranno informati sull’importante ruolo svolto dai coralli nel contrasto all’erosione delle coste nella capacità di ospitare il 25% della fauna marina e di attenuare l’energia delle onde.

Con quest’altra attività sull’isola, Marevivo vuole supportare il grande lavoro svolto dall’Area Marina Protetta di Ustica, che da 40 anni tutela i fondali dell’area – dichiara Raffaella Giugni, Segretario Generale Marevivo – abbiamo stimato che con il posizionamento di queste boe eviteremo oltre un migliaio di ancoraggi a stagione sui fragili fondali di Ustica. È giusto esplorare questi meravigliosi luoghi ricchi di vita, ma ogni attività deve essere effettuata sempre con estrema attenzione con l’obiettivo di proteggere e rispettare l’ecosistema marino. Nei prossimi anni speriamo di aumentare sempre di più il numero di ormeggi fissi per contribuire a tutelare questo paradiso naturale”.

Questo nuovo progetto conferma la solida e strategica partnership tra l’Area Marina Protetta di Ustica e Marevivo – dichiara Davide Bruno, Direttore AMP Ustica – un rapporto proattivo che, attraverso iniziative concrete, continua a promuovere la tutela e la conservazione della biodiversità dei fondali marini di Ustica. Fin dalla sua istituzione, l’AMP ha potuto contare sulla presenza costante di Marevivo, un legame che dura da oltre 40 anni e che si è trasformato in un’amicizia sincera e costruttiva”.

“C’è un ambientalismo nobile ma teorico, dottrinale, e ce n’è un altro concreto, praticato, militante ma senza schieramenti preconcetti, se non quello per la tutela del pianeta – dichiara Lorenzo Matacena, Amministratore Delegato Caronte SpA. – Il riposizionamento di boe nel mare di Ustica non è un lezioso esercizio di estetica, ma un contributo fattivo al ripristino del patrimonio floro-faunistico di una delle aree protette più belle al mondo. Sostenere questo progetto di Marevivo, dunque, è stato per noi un onore, ma soprattutto un dovere morale”.

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